Per il 2020, l’astrologia aveva promesso fiumi di ambrosia, cornucopie piene di gettoni d’oro, la fine del riscaldamento globale e Alfred…
Dicembre 2020
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Due call per il 2021: call di racconti (scadenza entro e non oltre le ore 23.59 del 31 gennaio) e call di illustratori (scadenza entro e non oltre le ore 23.59 del 31 gennaio). Vi aspettiamo!
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Sotto ogni albero natalizio ci sono il panettone aziendale glassato al limoncello, i calzettoni della zia, la calzatura ergonomica per quel tendine infiammato che ti fa impazzire e lui: Il Troiaio. E se amici e parenti sanno che ami leggere, c’è una buona probabilità che Il Troiaio si presenti sotto forma di libro. E noi di IMON abbiamo recensito per voi i nostri migliori Troiai.
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“Ormai è un mese che mamma è ricoverata alla RSA. Lui non ce la voleva portare, voleva che tornasse a casa, ma faceva fatica a respirare, soffocava nel sonno. Si era alzato ed era entrato in camera di lei. Non appena lo aveva visto aveva cominciato a balbettare del supermercato: cosa ci fa il mio letto nel supermercato, diceva spaventata”.
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“Come molte delle persone che nella vita hanno in qualche modo a che fare con i libri o con la scrittura, faccio sempre più fatica a trovare nella lettura un piacere puro (…) senza che l’analisi finisca col trasferire l’atto su un piano di riflessione tecnica o critica. Kent Haruf per me è stato, fino ad ora, un’eccezione benedetta”.
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“Il progetto prevedeva di supportare un’associazione che operasse nella lotta a qualsiasi tipo di violenza. Dopo una accurata ricerca, la scelta è ricaduta su BeFree, una cooperativa sociale che opera nel centro Italia e si occupa di sostenere le vittime di abusi e di lottare contro la violenza di genere e contro la tratta delle schiave. Il Free Social Poetry si è proposto di sostenere la cooperativa attraverso una raccolta di poesie collettive e singole del collettivo stesso”.
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“Seduti su una panchina di un locale in un parco vicini allo stadio con un cestino di plastica avvolto in carta da forno e ripieno di fritto misto, indifferenti al film di Hitchcock che viene proiettato ad una quindicina di metri di distanza e osservato da un pubblico sonnacchioso, Lo Bue sta raccontando che:”
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“Il risultato è dunque un saggio godibilissimo. Interessante per gli addetti ai lavori e i veri appassionati (scoprirete di sicuro qualcuno che vi era sfuggito), ottimo per i neofiti, perfetto per chi in generale ama leggere libri scritti bene, di qualsiasi roba parlino”.
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Come si è posizionato Giommoni di fronte all’orrore dell’immigrazione contemporanea? Con una favola che non è una favola, esattamente come un mare che non è solo un mare, ma anche una vasta distesa di lacrime.
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di Deborah Foss
“Attaccare una corda al lampadario e impiccarsi. Non sono riuscito a portarli tutti qui, i miei libri. Molti sono rimasti a casa di mio padre, ma li so quasi a memoria. Quando cito qualche passo tutti mi guardano e strizzano gli occhi. Non colgono, non ricordano. Ignoranti. (…) Aprire l’armadietto dei medicinali e ingoiarli tutti”. -
Speculazione Edilizia – Avanzi
Il marxismo nel senso dei Fratelli Marx – Da “La guerra lampo” alla rivoluzione permanente
“Ammetto fin dalle prime battute che un titolo così categorico e pretenzioso non possa far altro che fuorviare il lettore e, contemporaneamente, far inciampare chi ne scrive. Eppure mi sento di dire che immaginare un simile siparietto – confuso e dalle conseguenze goffe allo stesso tempo – possa essere del tutto consono sia all’opera che agli operanti qui presentati (…) La guerra lampo dei Fratelli Marx”.
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Essere incinta è come fare un parcheggio a S in centro all’ora di punta: tutti ti fissano, ti danno indicazioni e, nel profondo, pensano che loro sarebbero molto più abili di te (anche se magari non hanno nemmeno la patente).