Luciano Bianciardi, Eriche Segal e Alberto Moravia

di Il Mondo o Niente

di Raffaele Nencini

Guerin Sportivo, 8 marzo 1971

Anastasi e Moravia

Caro dottor Bianciardi, Le rivolgo due domande: una sportiva e una letteraria. Le sarò grata se vorrà darmi esauriente risposta: 1) Anastasi – che fino all’anno scorso veniva considerato un fuori classe, il nuovo grande centravanti titolare della Nazionale – è diventato un brocco. Perché Petruzzo gioca così male? 2) Love Story di Eriche Segal e Io e Lui  di Alberto Moravia sono, in questo momento, i romanzi di maggior successo, benché di stile e contenuto opposto. Meritano tanto successo di vendita? Lei quale preferisce e perché.

LILIANA MANZOTTI – PALERMO

Cara Liliana, Anastasi non ha mai funzionato davvero; poteva andar bene a Catania o a Varese dove lo hanno ad arte sopravvalutato per poi venderlo ad Agnelli. Non è un cattivo giocatore, ma la cosiddetta “classe” non l’ha mai avuta. Può anche darsi che il matrimonio l’abbia indebolito. Ma sarà poi vero? Dicono che Corso, pigliando moglie, è migliorato. Come la mettiamo?
I due libri di cui mi parla, sono brutti, seppur di segno opposto. Da una parte, cioè nel caso di Segal, c’è un tentativo commerciale di rilanciare l’amore “romantico” contro il dilagare della pornografia. Dall’altro c’è un ulteriore tentativo di mettere sul mercato, in forma nuova, la pornografia. Io sono del parere che occorrerebbe liberalizzare la pornografia, assumerla come genere letterario, alla stessa stregua del “giallo” o del “rosa”. In qualsiasi modo si speculi sul sesso, io sono contrario: vorrei che se ne parlasse così com’è, senza trasformismi.


Foto di copertina di Storie di Calcio

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