Alcune divagazioni non richieste sul rap italiano e sull’ultimo album di e-green: Nicolas.
Punk Islam – Musica
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di Stefano Patrizio
C’è un nitido senso della fine non tanto imminente quanto già avvenuta nel nuovo disco de The Good, the Bad and the Queen, la terza (ennesima?) formazione che vede Damon Albarn come leader, front man, voce e autore dei testi delle canzoni. La fine, la partenza, in alcuni casi la morte, una separazione sono evocate sin dal primo brano. -
Negli anni, dopo quella perla della New Wave che è Siberia dei Diaframma (IRA, 1984), Fiumani ha scritto ancora e ancora, noi fan sappiamo a memoria le sue canzoni, i suoi testi per noi hanno un significato recondito che rimanda a mille sensazioni, e che lascia sempre, nel mistero irrisolto del “cosa avrà voluto dire”, la consolazione identitaria di quelli che si sentono sempre un po’ fuori posto.E adesso è tornato. Intendiamoci, non che se ne sia mai andato. Ma è uscito un nuovo album, l’Abisso, che ha il carattere e il tiro dei suoi pezzi storici e che ci racconta qualcosa di vivo e pulsante, un ritorno, perciò, dopo alcuni anni di silenzio dal punto di vista della produzione.Così abbiamo deciso di intervistarlo, e questo è il risultato, una chiacchierata di più di un’ora, davanti ai giardini di Campo di Marte, in un pomeriggio piuttosto freddo di gennaio.
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di Stefano Patrizio
In questo disco il carattere identificativo delle melodie è inequivocabile, il suono è inequivocabile, la Forma è inequivocabile: tutto torna, tutto si regge, tutto scorre. Perché è un disco di Paul McCartney. -
Al concerto dei Diaframma alla Flog il freddo si scioglie in un attimo, i ricordi vagano e mi trovo di nuovo in quella piccola Brixton di cortili abbandonati, pieni di macerie, con cancelli arrugginiti e cadenti, che davano al quartiere quell’aria da periferia di Belfast. E invece era quella terra di mezzo, fra piazza Dalmazia e l’autostrada.