John E. Williams oltre Stoner: una riflessione sullo scrittore americano a partire dal romanzo Augustus, pubblicato di recente in Italia per i tipi di Fazi Editore.
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Speculazione Edilizia – Avanzi
Sul malessere collettivo. Un discorso in tre parti su Mark Fisher. 3/3
Parte 3 | Lo strano e il perturbante nella libertà contemporanea
“Il cospirazionismo viene spesso derubricato a scorciatoia per ridurre la complessità del reale, se non quando a fenomeno di costume. A volte però si tratta di un categorico rifiuto della realtà condivisa, interpretata dall’individuo come una costruzione orchestrata per occultare una verità ultima a cui i cittadini non hanno accesso”. -
di Luca Lancioni
“Dovevo fare una puntura di antibiotici a una signora che si chiamava Giovanna. Quando entrai in cucina era seduta alla finestra e guardava con sguardo spento il cortile. La salutai. Non si voltò (…)
«Mi scusi. Pensavo che fosse arrivato mio marito…»”. -
Speculazione Edilizia – Avanzi
Sul malessere collettivo. Un discorso in tre parti su Mark Fisher. 2/3
Parte 2 | La libertà negativa e le volontà collettive
“La mia generazione ha dovuto prender coscienza del fatto che la propria posizione sociale, raccontata come un diritto inalienabile che si coltiva tramite impegno, dedizione e talento, è in realtà un privilegio fragile e in decadenza, che si regge sullo sfruttamento di risorse umane e ambientali ormai in aperta contraddizione con le istanze egualitarie e ambientaliste che, legittimamente, vengono rivendicate”. -
Nitti l’ha morso. Non lo credeva capace di un gesto tanto vivo. Nitti l’ha morso e non si è staccato per una ventina di secondi. Lui ha urlato, e mentre nella gola il suo dolore prendeva forma in maniera scomposta e istintiva, non ha pensato a nulla: non a toglierselo di dosso; non a mantenere la calma; non a chiamare qualcuno che gli desse una mano. È rimasto a fissare Nitti e i suoi denti di vecchio bavoso e arteriosclerotico, e intanto urlava. Fatto strano, inoltre, è che nessuno l’ha sentito.
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Speculazione Edilizia – Avanzi
Sul malessere collettivo. Un discorso in tre parti su Mark Fisher. 1/3
Parte 1 | La libertà del benessere e della crescita
“All’inizio del 2020, nel volgere di qualche mese, la nostra quotidianità è mutata in un immaginario apocalittico che ha fatto da catalizzatore a una serie di contraddizioni interne alla nostra concezione di società, progresso e modernità”. -
“È difficile raccontare l’Iran senza indulgere nell’occidentalismo della “sorpresa”, della “scoperta”, delle “piacevoli rilevazioni” “al di là degli stereotipi”. “Non volevo smontare stereotipi”, risponde Mahsa Mohebali, autrice di Teheran girl. “Eppure non c’è riga del tuo romanzo che non stupisca”, commenta la giornalista”.
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“La signorina Merighi fissava il Presidente della Repubblica. Un po’ più a destra incrociò anche lo sguardo del Santo Padre. Poi la chiamarono”.
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“Se Yasmina Reza fosse un frutto sarebbe un limone, ma un limone a cui è stata eliminata preventivamente tutta la parte dolce. Senza zuccheri in lei si deve essere formata una qualche muffa micidiale che sparge le sue spore ovunque. Reza è corrosiva e in decomposizione”.
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“(Ancora. Sì, ancora)
Questa recensione doveva uscire alcuni mesi fa, poi, per vari motivi, non l’ho scritta. Nel frattempo di questa serie ne hanno parlato praticamente tutti, come era prevedibile. E quindi il dubbio: la scrivo o no? Ho deciso per il sì”.
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“Il peso non conta. Nel cinema di Matteo Garrone l’immagine emerge come unità minima e autosufficiente del lavoro del regista”.
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“Dimitri Verhulst, scrittore, giornalista e poeta belga, non ha avuto un’infanzia serena, come si può intuire dal suo esilarante romanzo semi-autobiografico Il purtroppo delle cose (Fazi, 2009). Forse questo lo ha aiutato a sviluppare il suo stile ironico e un po’ brutale di scrittura, legato però a doppio filo alla tenerezza e perfino al legame sentimentale coi suoi personaggi, veri o inventati che siano”.