di Oscar Palessa
“La punta di grafite attraversa la salita impervia del primo movimento senza intoppi, con il secondo crea il corpo di lettera, abbraccia il vuoto in una regolarità semicircolare, un dito medio contro Giotto e i suoi cerchi: una perfetta “a” corsiva è la prova d’artista definitiva. Mentre la testa si tende verso l’idea pura della lettera, la presa accompagna il pensiero, riflette l’estensione in tensione”.
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